Report, i cornicioni e le chiacchiere da bar: Gabbanelli torna!

I francesi hanno una bellissima espressione “Épater le bourgeois” Questa la traduzione che ne dà l”Enciclopedia Treccani : “Meravigliare a buon mercato la gente, con parole e affermazioni paradossali, con atteggiamenti anticonformistici o spregiudicati, per il gusto di stupire e scandalizzare”. Questa mi sembra la cifra dell’ultima puntata di una trasmissione che tante altre volte abbiamo apprezzato; quella sul Papilloma Virus.

Con una aggravante che non ha giustificazioni e che aggiungerei alla traduzione della Treccani: in modo scorretto per la mancanza di professionalità manifestata dalla mancanza di un contraddittorio in una puntata in cui si parlava di salute. Dunque non si trattava di fare della polemica politica o di smascherare uno scandalo. Qui si tratta della vita concreta e reale delle persone. Sì, perché l’obbiettivo di Report è o sembrava essere solo quello di fare dello scandalismo senza rendersi conto del danno gravissimo procurato quando si presenta una tesi contro un vaccino in modo falso, ed inducendo in errore milioni di persone. Dando voce a personaggi senza alcuna caratura scientifica internazionale e, ripeto, senza alcun contraddittorio. Perché l’ultima trasmissione di Report ha incarnato l’atteggiamento attuale dell’eterno complotto, delle Big Pharma, degli interessi inconfessabili, adombrando l’idea di tangenti e di corruzione. Mancanza di professionalità perché poteva essere una buona occasione per parlare dell’unica possibilità che abbiamo, allo stato attuale, di prevenire in modo efficace alcuni casi di cancro; quelli del collo dell’utero, del pene e di alcuni tumori come quello della laringe e del cavo orale che necessitano di terapie che comportano gravi mutilazioni. É stato come dire ad una platea di milioni di persone ” Camminate pure sui cornicioni all’ottavo piano, guardate che anche se cadete non vi fate niente: ecco gli esempi”. Fare dell’informazione sanitaria basandosi su casi episodici è poco serio, fuorviante e falso. Vuol dire non capire niente di medicina e senza avere il buon senso, e soprattutto l’umiltà che dovrebbe essere una caratteristica essenziale di un buon giornalista, di verificare le fonti accreditate, la letteratura internazionale e gli studi validati scientificamente. Si poteva, e aggiungo anche, si doveva affrontare pure il discorso delle complicazioni, mettendole però all’interno di un discorso in cui si doveva, per correttezza intellettuale, anche parlare dell’efficacia del vaccino, pari al 99%. Non si è fatta corretta informazione ma aria fritta e chiacchiere da bar… senza offesa per i bar.

Questo post raggiungerà, forse al massimo un migliaio di persone; il post di Report ne ha raggiunti milioni con un danno difficilmente calcolabile. Mi chiedo come mai non ci sia stato un intervento della commissione di vigilanza sulla Rai che normalmente interviene rapidamente per molto meno, e che avrebbe avuto il dovere di farlo. La cosa grave è che tutto questo avviene con i soldi dei contribuenti e, direi, contro i contribuenti stessi.

 

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